La Calabria dei vaccini, triste fanalino di coda. Ma con un’eccezione rosea…
La Calabria dei vaccini continua a tenersi tristemente stretta un’indesiderabile “maglia nera”. Solo 5.603 le dosi iniettate (dati aggiornati a giovedì 7 gennaio 2021) sulle 25.630 disponibili, 525 delle quali inoculate a personale non sanitario: i dati resi noti dall’Agenzia italiana del farmaco alle 10 di questa mattina quantificano poi in 413.121 il numero dei vaccini complessivamente effettuati su scala nazionale.
Naturalmente 5.603 non è la cifra assoluta più bassa: si tratta però della peggior performance, in chiave percentuale evidentemente, visto che solo il 21,9% delle dosi vaccinali consegnate è stato effettivamente utilizzato tra il Pollino e lo Stretto.
Su questo negativo versante, tuttavia, si staglia una realtà di segno opposto: il Gom (Grande ospedale metropolitano) di Reggio Calabria ha già terminato «la prima sessione», alias la campagna di vaccinazioni destinata al personale sanitario in via prioritaria, effettuando 1.504 vaccinazioni: il 26,8% del totale regionale.
Un dato che in qualche misura fa scalpore, quello diffuso dal commissario straordinario Iole Fantozzi, considerando che i consensi espressi dai dipendenti del Gom in chiave preventiva erano stati di meno (1.250) e parecchi vaccinati «hanno scelto d’aderire alla campagna rilasciando il formale consenso all’atto della registrazione, immediatamente prima di sottoporsi alla vaccinazione». E a tracciare la portata del dato c’è anche un altro fattore: i dipendenti del Gom (a vario titolo) si aggirano sulle 1.800 unità, dunque nella quasi totalità i suddetti dipendenti hanno scelto di tutelare se stessi e gli altri vaccinandosi, posto che sul dato complessivo delle 1.504 vaccinazioni eseguite il personale non-Gom ma che gravita intorno all’hub ospedaliero reggino (borsisti, addetti alle pulizie, alla mensa aziendale etc.) dovrebbe pesare per il 10% circa del totale dei vaccinati.
Dati più precisi seguiranno.
Si può intanto aggiungere che un altro aspetto positivo relativo alla “Bianchi-Melacrino-Morelli” che fu riguarda le «reazioni avverse»: solo due casi, «prontamente rientrati», sulle 1.504 dosi somministrate nelle sette postazioni realizzate all’interno degli Ospedali Riuniti.
Dal 18 gennaio prossimo, la fase-2: i “richiami”, con seconda dose per i vaccinati, a partire da quelli che avevano avuto il loro vaccino il 27 dicembre scorso, durante il flag-day su scala nazionale.