Se una top-model fa la velocista (e viceversa): il “caso” Alica Schmidt
Già nel 2017, la testata giornalistica Busted Coverage l’ha denominata The World’s Hottest Track Athlete: insomma l’atleta più sexy del pianeta (e, diremmo, con qualche ragione).
Lei è la velocista tedesca Alica Megan Schmidt: a soli 21 anni, è una delle massime celebrità sportive al mondo.
Non lo è, evidentemente, in modo esclusivo per le sue strepitose doti podistiche che l’hanno portata a difendere i colori della Nazionale tedesca e a disputare le discipline più disparate, dai 200 metri ai “suoi” 400 metri, dagli 800 metri alla staffetta 4×400 (in cui ha conquistato l’argento under 20 agli Europei di Grosseto, proprio in Italia) fino ai 400 ostacoli.
Lo è anche e soprattutto per la fulminante bellezza che l’ha condotta a diventare rapidamente una celebrità mondiale, ad attirarsi le richieste di spogliarsi per Playboy – ma Alica ha detto “no” -, a trovarsi letteralmente assediata dalle richieste di partnership e sponsorizzazioni, fino ad accettare di diventare il volto della Puma, celeberrima casa produttrice di sportswear.
Per la splendida atleta e topmodel di Worms adesso anno “caldissimo”: l’8 novembre Alica compirà 22 anni, nel frattempo sarà indaffaratissima a gestire profili social a dir poco intasati (915mila i follower del suo account ufficiale su Instagram).
E soprattutto, la Schmidt sarà molto molto occupata a far capire che la sua “vera” professione non è influencer-o-qualcosa-del-genere, ma atleta professionista: e quindi intensificherà ulteriormente i già severissimi allenamenti, in vista delle Olimpiadi 2020 di Tokyo – che però causa Covid sono state rinviate all’anno prossimo -, in occasione delle quali potremmo vederla sul tartan per gareggiare in ben tre discipline differenti: 200, 400 e 800 metri.