Bronzi-flop? Adesso il Governo spieghi autostrada incompleta, Museo parzialmente chiuso, ridicola promozione turistica
Nelle mille diatribe nate intorno ai BronzidiRiace, occorre necessariamente fare un riferimento ai dati appena diffusi dal Mibact. Guardiamo al delta, insomma agli incrementi dei visitatori nel luglio che s’è appena concluso, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Tra i dati migliori per incassi, il +16,3% agli scavidiErcolano (magistralmente condotti e poi gestiti da privati… ovviamente). Questo già di per sé significa che il Museo nazionale della Magna Grecia sta, logicamente, sotto questa percentuale considerata soddisfacente. E lo stesso vale per le presenze, dove gli incrementi più significativi registrano ad esempio il clamoroso boom (+212%) del circuito museale di Arezzo.
….Altro elemento che, dunque, deve farci pensare. Come farà il Governo a giustificare che aumenti d’interesse (e di sbigliettamento, e d’incassi) del genere, assolutamente alla portata di una struttura museale che ospita una delle opere d’arte più incredibili del mondo, non siano stati raggiunti?
In parte,
questo dipende dalla riapertura ancòra minima del Museo e dalle relative, intollerabili farraginosità (appalti, contenzioso… solo in Italia può accadere tutto questo, vergognosamente).
In parte assai più significativa, dalla mancata promozione ad opera delle autorità centrali, che certamente sapendo di avere una gemma straordinaria in carniere e che potrebbero farci bei soldini, se l’Italia fosse un Paese “normale”, dovrebbero promuoverla a più non posso in ogni angolo del pianeta.
Ma certo… provi il ministro Franceschini ad andare in Giappone, o negli Usa, e raccontare lì che una delle opere che il mondo c’invidia – certamente non inferiore per importanza alla #Gioconda o alla CappellaSistina – non si può, letteralmente, visitare perché a distanza di decenni i lavori per la riqualificazione dell’autostrada non sono finiti (!) e perché l’Aeroporto, invece di essere promosso intensivamente dalle massime autorità competenti in materia di Turismo presso i tour operator dell’Australia come della Cina, un anno sì e un anno no viene minacciato di chiusura perché sta sotto il milione di passeggeri… ci provi… vada, vada… Vedrà cosa gli risponderanno.
E quando ci andrà, si ricordi che inezie (come secondo lo Sgarbi di turno sarebbe tenere “forzosamente” i Guerrieri in riva allo Stretto, dove sarebbero “ostaggi della ‘ndrangheta”… vabbè, non citiamo fesserie magari mediaticamente meno allettanti, ma certo assai più gravi) ha la stessa radice etimologica di inetti.