Se la subcultura mafiosa ha invaso il Nord
Non poteva fare un esempio migliore Enzo Ciconte (nessun legame con questo o quel politico: parliamo dello strepitoso storico della mafia che insegna Storia della criminalità organizzata a Roma Tre, già deputato pci), per tentare di far comprendere in maniera “definitiva” quanto la ‘ndrangheta sia ormai da tempo un problema non solo calabrese, ma di tutto il Paese.
L’esempio prescelto è stato quello relativo all’operazione Minotauro; o meglio, a ciò che è venuto dopo l’operazione della Direzione distrettuale antimafia di Torino…
Nel giugno 2011, l’operazione Minotauro porta in galera l’ex sindaco di Leinì (centro del Torinese poi puntualmente sciolto per infiltrazioni mafiose) Nevio Coral, il cui cognome tradisce le origini lagunari.
Solo che a un certo punto Coral viene scarcerato. Inizialmente, l’ex primo cittadino è posto ai domiciliari con divieto tassativo di comunicare con l’esterno. Dopo, però…
«Durante l’inaugurazione dell’asilo nido comunale e alla presenza di uno dei commissari straordinari – rammenta Ciconte –, Coral si presenta, abbraccia i consiglieri comunali presenti, il parroco che l’ha sempre difeso e, tranne qualche mugugno, viene accolto in trionfo – così narrano le cronache locali – con strette di mano, pacche sulle spalle, sorrisi mentre visita le aule dell’asilo come se lui fosse ancora il sindaco».
Tutto questo è realmente accaduto, non troppo tempo fa. Perché è importante? Perché, come puntualmente evidenzia Enzo Ciconte, «avviene a Leini, non in un Comune della Calabria».
Inevitabile, consequenziale la domanda: «Cosa sta succedendo al Nord? Cosa sta succedendo alla sua classe dirigente, alla politica, all’imprenditoria?». Unica conclusione possibile (e veritiera): la ‘ndrangheta è un problema calabrese, ma anche «un problema del Nord».
E, come da aneddoto rievocato sulle colonne del Corriere della sera, nessun ultraleghista è legittimato (specie dopo il caso Belsito, aggiungiamo noi…) a pensare che sia solo una questione di business: no, quel che è grave è che ormai sono problemi anche settentrionali pure l’omertà, le infiltrazioni nei più profondi meandri della cosa pubblica, la subcultura mafiosa.