Rifiuti campani, montano le polemiche. Il Pd pronto a manifestare a Pianòpoli
«Se l’operazione dovesse durare oltre una settimana, sarebbe una cosa gravissima per la Calabria. Del tutto inaccettabile. E noi saremmo costretti a chiamare la popolazione calabrese a reagire. Andremo tutti a Pianopoli a protestare», afferma il deputato piddino Franco Laratta, in merito al conferimento di rifiuti della Campania nella discarica di Pianopoli.
«La Calabria non ha la possibilità di sopportare a lungo il conferimento di centinaia di tonnellate al giorno di rifiuti – aggiunge Laratta – il presidente Scopelliti parli ai calabresi. E soprattutto si faccia sentire dal suo Governo amico». Continua a far discutere la decisione di portare la “monnezza” campana nella discarica di Pianopoli.
Al punto che anche 13 movimenti lametini hanno redatto un documento congiunto nel quale evidenziano che «nel Lametino, con tutti i suoi problemi ambientali, viene ancora una volta utilizzato per risolvere i problemi ambientali di altre zone d’Italia. Ben venga la solidarietà, ma solo che da parte di chi può permettersela».
Ma cosa scrivono i movimenti Collettivo Altra Lamezia, Amo Lamezia, Fahrenheit, Casa della legalità e della cultura, Cittadinanzattiva, Comitato Giovanile Lametino, Comitato Acqua Pubblica, Comitato Lamezia Rifiuti Zero, Comitato Piazza d’Armi, Lista Città, Rifondazione Comunista – Circolo “Argada” e Federazione Provinciale, Sinistra Critica?
La discarica «nata come discarica di rifiuti speciali dopo uno strano iter precedente all’apertura (…) continua a prendere rifiuti, anche quelli urbani, di proprietà della Daneco, colosso del settore dei rifiuti, che gestisce anche un impianto di trattamento per rifiuti solidi urbani a Lamezia, situata in una zona instabile da un punto di vista geologico e con la presenza di falde acquifere. Non bastavano i rifiuti speciali del Nord, non bastavano i veleni della Seteco, ora ci tocca anche la spazzatura campana».
E i movimenti, nella stessa missiva, esprimono solidarietà alle popolazioni in rivolta di Terzigno e dell’Area Vesuviana, anche se poi evidenziano come «le emergenze non si risolvono spostando il problema di qualche centinaio di chilometri, ma attraverso un processo condiviso con la cittadinanza, raccolta differenziata e rifiuti zero in primis». Da qui l’appello alla gente di Pianopoli, Lamezia e del circondario a difendere «il proprio diritto all’ambiente e alla salute».