Il Pd senza Prodi è come Radio Italia…. “solo grandi (in)successi”
Chissà perché, il Pd, almeno nella sua versione senza il bipremier Romano Prodi, pare specializzato – un po’ come recitava il vecchio claim di Radio Italia – nel generare “solo grandi (in)successi”. E’ così che è arrivato, assolutamente atteso e perfino un po’ scontato, non l’annuncio che Walter Veltroni si ritirerà definitivamente in Africa – possibilmente, senza una cazzo di linea Adsl attraverso la quale infestare gli altri continenti in modo sistematico col suo ennesimo libro – bensì, preciso e noioso come un metronomo che segna il ritmo dei quattro quarti, l’annuncio che, insieme a due ex ppi de ferooo come Beppe Fioroni e l’ex vicerutelli Paolo Gentiloni, è in costruzione un imprecisato Movimento.
Amici di questo blog, è davvero difficile dire quale utilità potrà mai avere l’ennesimo movimentucolo revanscista (difficile dimenticare che Veltroni è stato segretario nazionale del Pd nella sua fase fondativa e peraltro litigiosissima, possibile contendente per la premiership mai arrivato a giocarsela davvero e tante altre cose). La cosa sicura è cosa servirà a cancellare: anche l’ombra di un centrosinistra competitivo che abbia al centro un Partito democratico a vocazione maggioritaria.
Il bello è che lo stesso big Walter sostiene che il neoMovimento <non sarà una corrente> e che, peraltro, resterà saldamente all’interno dei Democratici.
….Sarà.
Ma l’outsourcing a vario titolo di big come Rutelli e Veltroni, rispetto al futuro del Pd appare un verdetto più definitivo di un certificato di morte.